Kamāncheh; Strumento Musicale Persiano
Il kamāncheh appartiene agli strumenti cordofoni ad arco a suono determinato e nella sua fabbricazione viene utilizzato il legno, la pelle, l’osso e il metallo. La cassa armonica, la pelle, il ponte, i piroli, il simgir, il manico, la punta ed il piedistallo sono le componenti di questo strumento che ha quattro corde in metallo (in passato tre) con spessore differente e la sua estensione fonica abituale è pari a quasi tre ottave.
La cassa dello strumento è sferica e vuota e di solito è fatta di legno di gelso che in pezzi sottili vengono attaccati gli uni accanto agli altri ed una sezione relativamente piccola di essa sul davanti ha un’apertura rivestita di pelle e su quest’ultima si trova un ponte.
Il manico del kamāncheh è un tubo pieno al suo interno fabbricato a forma di cilindro rovesciato. La parte terminale superiore del tubo è vuota e nel lato anteriore ha una fessura che costituisce la scatola dei piroli.
Il manico è privo di parde (regolatore di note). La punta dello strumento è composta dalla scatola dei piroli, su entrambi i lati ci sono due piroli e su di essa è posto un pomello. La lunghezza dello strumento dal piedistallo alla punta del pomello è di circa 80 centimentri .
Esso, oltre alla cassa, il manico e la punta, nell’estremità inferiore ha un piedistallo che viene poggiato per terra o sulle ginocchia del musicista e viene suonato da seduti. Lo strumento viene preso in verticale con una mano, le dita si muovono sulla lunghezza del manico e l’arco con l’altra mano in orizzontale sfrega le corde avanti e indietro.
Esiste un tipo di kamāncheh, noto come kamāncheh lori il cui retro è aperto ed è chiamato tāl. Nelle ultime decine di anni sono stati fabbricati vari tipi di kamāncheh chiamati āltu e bās e tutti hanni un suono più profondo rispetto al comune kamāncheh.
Questo strumento nel mese di azar dell’anno 2017 è stato iscritto nel patrimonio mondiale dell’Unesco dall’Ente dei beni culturali iraniano.