Ramadan: un augurio di pace a tutti gli amici musulmani.
In occasione dell’inizio del Ramadan, L’Istituto Culturale dell’Iran a Roma porge ai tutti lettori, alle vostre famiglie e a tutta la Comunità Islamica in Italia e nel mondo i suoi sinceri e calorosi auguri fraterni. Sperando che Dio accetti il nostro digiuno, le nostre preghiere , le nostre veglie
il mese del digiuno sacro del Ramadan, con tutto il suo portato di preghiere e tradizioni, rinunce e feste. La ricorrenza ricorda quando nel 610 a.C. l’angelo Gabriele, secondo la religione musulmana, è apparso al nobile Profeta dell’Islam Mohammad (Saw) rivelandogli il Corano. Le date di inizio e fine cambiano costantemente perché l’Islam utilizza un calendario basato sui cicli lunari, che fa arretrare la ricorrenza di 10 o 11 giorni ogni anno rispetto a quello gregoriano. L’inizio esatto è determinato dall’avvistamento della luna prevista quest’anno la sera di mercoledì 22 marzo con il digiuno da rispettare a partire dall’alba seguente. La parola Ramadan deriva dalla radice araba ar-ramad che vuol dire “forte calore”, “torrido”. In generale, secondo i precetti islamici, il digiuno è necessario solo se si è in buona salute anche se – assieme a preghiera, carità, pellegrinaggio alla Mecca e professione di fede – è uno dei cinque pilastri dell’Islam. La fine del Ramadan è segnata dalla festa dell’Eid al-Fitr. Ad accompagnare il digiuno non sono però solo numerose preghiere ma anche una miriade di tradizioni locali che variano da Paese a Paese.
Che cosa è il digiuno nell’Islam
L’orario di preghiera