Maria Assunta

E’il mio sesto viaggio in Iran

Paese che, dalla prima volta, mi ha colpita fortemente; innanzitutto perché io appassionata di storia, orgogliosa della nostra storia antica, mi trovavo a visitare un paese che vanta una sua di storia altrettanto importante ed emozionante; poi, perché non mi aspettavo di trovare un paese che offre paesaggi sensazionali, ottimo cibo, persone ospitali, cultura e molto altro.
Ho avuto l’opportunità di accompagnare mio marito fotografo, nei suoi viaggi alla scoperta di genti, terre e tradizioni così diverse, ma anche per certi aspetti, così simili alla nostra terra.
Infatti, nei nostri spostamenti dal nord al sud dell’Iran, oltre a visitare città più famose da un punto di vista turistico, abbiamo attraversato anche territori meno conosciuti ma altrettanto importanti che, tra l’altro, ci hanno dato la possibilità di incontrare genti di etnia nomade con una spiccata tradizione legata alla pastorizia. Abbiamo notato quindi, la similitudine esistente tra la vita dei pastori che migrano lungo i sentieri dal nord al sud dell’Iran e quella dei nostri pastori che si spostavano lungo le nostre antiche vie della transumanza (i cosiddetti “tratturi”).
Prendendo spunto dal magnifico lavoro svolto da Mauro, il quale, ha realizzato un ricco reportage sull’argomento con splendide immagini che a 360° raccontano le vie della lana, sia lungo le vie della transumanza delle nostre regioni che lungo quelle iraniane, è nata l’idea di allestire una mostra che rappresenti questo trait d’union tra i due paesi.
Grazie anche all’interessamento dell’Istituto di Cultura Iraniana a Roma e, soprattutto, grazie alla sensibilità del Dott. Akbar Gholi e del Dott. Iazdami Mohsen, è stato possibile concretizzare questo nostro progetto e quindi, allestire una mostra presso l’Aurum di Pescara, esponendo oltre alle immagini, oggetti provenienti da musei italiani ed altri di uso comune spediti dall’Iran.
Dopo il successo avuto con la mostra, è continuato il nostro rapporto con l’Iran e con le amicizie che sono nate durante questo percorso. Così, nel mese di Marzo, abbiamo avuto l’onore di essere invitati ad un importante evento culturale che si tiene annualmente a Teheran, al fine di esporre le foto di Mauro presso “La Casa degli Artisti”.
Nei precedenti viaggi in Iran abbiamo visitato città famose come Shiraz, Esfahan, Kashan, Yazd, Persepoli ecc., ma ci siamo sempre trattenuti poco a Teheran; invece, questa volta, abbiamo avuto l’opportunità di fermarci in questa grande metropoli. La cosa che ci ha colpito immediatamente è il caos provocato dal traffico intenso lungo le vie della città con il suono continuo dei clacson, ma, di contro, abbiamo avuto l’opportunità di scoprire palazzi meravigliosi, quartieri sconosciuti, i bazaar con i loro profumi e colori e, non da ultimo, assistere ad eventi prestigiosi.
Innanzitutto, siamo stati accolti dalla efficiente e gentilissima Neda la quale ci ha accompagnato presso “La Casa degli Artisti”, dove si svolgeva il Festival. E’ stato un grosso onore ed una soddisfazione constatare come è stato apprezzato e capito il lavoro svolto da Mauro con grande passione. Sono stati giorni fantastici, con mille cose da fare tra interviste, riprese, incontri… ma anche con la possibilità di visitare luoghi come il Museo d’Arte moderna che ci ha dato modo di conoscere l’opera di un grande artista versatile a 360 gradi come Ali Akbar Sadeghi.
Abbiamo potuto fare la conoscenza di gente nuova e rivedere persone già incontrate nel corso dei viaggi precedenti, come la deliziosa Sarareh con la sua famiglia.
Non da ultimo, come non ricordare il meraviglioso concerto al quale siamo stati invitati tra gli ospiti d’onore in occasione del “Seventh Festival of Classic to Contemporary Music” e che ci ha dato l’onore di conoscere ed apprezzare il Maestro Alireza Mashayekhi.
Questi cinque giorni sono passati, a malincuore, troppo velocemente, ma ci rimangono impressi visi, luoghi, colori, odori, e nel cuore nuove amicizie che ci impegniamo a coltivare, dandoci la spinta a vivere nuove esperienze e portare avanti e sviluppare ancora di più il nostro progetto.

Maria Assunta

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