Storia e cultura
La regione di Hamadan è una delle zone storiche dell’Iran e viene considerata come uno dei più antichi centri della civiltà. Gli esiti degli studi e scavi archeologici nel sito di Tepe Giyan, nei pressi di Nahavand, mostrano che, seimila anni fa, le popolazioni di questo territorio abbiano avuto una civiltà relativamente avanzata. Nelle più antiche iscrizioni rupestri degli Assiri, l’odierna zona di Hamadan veniva menzionata con il termine ‘Akasaya’, vale a dire ‘la terra dei Cassiti’, e ciò dimostra che la storia della civiltà della città di Hamadan risalga almeno al III millennio avanti Cristo. Anche lo storico greco Erodoto riporta alcune notizie in merito ai Medi e alla zona di Hamadan, e dai suoi testi emerge quanto segue. Sul finire del VIII secolo a. C., i Medi, guidati da una personalità di nome Dayakku (Deioce in greco), furono in grado di costituire un’entità politica e militare che si concretizzò nel primo potente governo dell’altopiano iranico. La città di Ecbatana – il nome antico di Hamadan – fu scelta come la capitale dell’impero e, per ordine di Dayakku, vennero costruite enormi fortificazioni. Secondo il parere della maggior parte degli storici e archeologi, sembra che la collina di Tepe Hegmatane (Ecbatana), nella odierna città di Hamadan, siano i resti di alcune parti delle fortificazioni di quel periodo. Ai tempi degli Achemenidi, la città di Ecbatana fu una delle tre capitali di questa dinastia.
All’epoca dei Parti, la loro principale capitale era la città di Ctesifonte, mentre Ecbatana divenne la sede della residenza e capitale estiva dei sovrani della dinastia arsacide. Nel periodo sasanide, Ecbatana era una delle tante sedi della zecca dell’impero, infatti, vi sono state scoperte numerose monete di questa epoca. Con la conquista araba dell’Iran, anche la città di Hamadan cadde in mano musulmana e questo episodio ebbe una rilevanza tale che, dopo trionfo della battaglia di Nahavand, venne considerata come la vittoria più importante sui Sasanidi. Nelle fonti storiche del periodo islamico, questa città venne definitivamente menzionata con il nome di ‘Hamadan’, fu considerata come il più antico centro della regione di ‘Jibal’ e la sua età venne fatta risalire ad una leggendaria epoca iranica. Nel VI secolo dell’egira lunare, i Selgiuchidi trasferirono la propria capitale da Baghdad a questa città. Durante il regno dei Timuridi in Iran, la città di Hamadan venne distrutta. Nell’epoca safavide, fu ricostruita e ritornò prospera, ma dopo la caduta di questa dinastia, venne conquistata da Ahmad Pasha e divenne un governatorato ottomano. In seguito, Nader Shah riuscì a cacciare gli invasori e, con la ratifica di un trattato, la città di Hamadan ritornò a far parte dei territori dell’Iran.
Contesto geografico
La regione di Hamadan si trova nei territori occidentali dell’Iran, è una zona montuosa, con un’altitudine elevata, fredda e ventilata. Il capoluogo della regione è la città di Hamadan e gli altri principali centri urbani sono: Asad Abad, Bahar, Touyserkan, Razan, Kabudar Ahang, Malayer e Nahavand.
Clima
Questa regione presenta condizioni climatiche che sono complessivamente variabili a causa dell’esistenza di alte montagne, di numerosi fiumi e sorgenti carchi d’acqua, e di molti altipiani e bassipiani. Quindi, nelle vallate settentrionali del Monte Elvand si riscontra un clima freddo e nelle valli centrali della regione si trova un clima temperato. Le stagioni invernali di questa regione sono fredde con abbondanti nevicate e piogge, mentre le stagioni estive risultano miti.
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Cucina locale
Tra le pietanze caratteristiche della regione di Hamadan si possono citare le seguenti: Kufte Hamadani, Ash-e Borosh, Tala Konji, Tamashi, Sar Kule, vari tipi di minestre (Ash-e Berenj, Ash-e Tarkhine, Ash-e Amash, Ash-e Dugh, Ash-e Khiyar Chanbar, Ash-e Ghure, Ash-e Kachi), vari tipi di brodo di carne (Abgusht-e Ghure, Abgusht-e Beh, Abgusht-e Qorme, Abgusht-e Kalam Qamari, Abgusht-e Kalam), Reshte Torshi, Reshte Polo, Kabab Rizi, Shami, Kuku Panir, Dole-ye Barg-e Mu, Halim Hamadani, Khoresh-e Lubiya, e vari tipi di dolci (Barsaq, Sujuq, Basuq, Papke Chuk, Nan-e Nargili) e vari tipi di marmellate e sottoaceti.