Bagh-E Eram
Il giardino botanico Eram, con una superficie di 110.380 m2, si trova nella zona nord-occidentale di Shiraz e comprende alcuni palazzi storici per un’area edificata di 1869 m2.
Nei diari di viaggio del XVI e XVII secolo sono riportate alcune descrizioni di Bagh-e Eram. Il giardino fu stabilito nel pe
riodo dei Seljukidi (XI-XII sec.) e degli Injuidi (XIV sec.). Nel periodo Zand (XVII sec.) Bagh-e Eram fu rinnovato e nel periodo Qajar, con la costruzione di un palazzo al suo interno, rimase per 75 anni a disposizione dei capi della tribù Qashqai. Al tempo del re qajar Nasserodin, nel giardino fu costruito un altro palazzo che si è conservato fino ad oggi insieme al portale del giardino. Nel 1966 questo complesso fu affidato all’Università di Shiraz e, successivamente, nel 1971 fu nuovamente restaurato con l’aggiunta di uno spazio adiacente e, infine, dal 1980 è utilizzato come giardino botanico.
Il palazzo all’interno del giardino è costruito secondo lo stile architettonico del periodo qajar, che a sua volta si ispira all’architettura del periodo Zand. Questo palazzo si compone di tre piani. Le stanze del piano inferiore, che si trovano quasi a livello sotterraneo, servivano da luogo di villeggiatura estiva. Queste stanze sono decorate con piastrelle di maiolica colorata. Il palazzo, nei due piani superiori, ha delle colonne il cui disegno è ispirato alle colonne di Takht-e Jamshid (Persepoli). Il terzo piano del palazzo ha due saloni con un soffitto ligneo dipinto. L’arte della pittura dei soffitti (marjuk) era tra le arti correnti della città di Shiraz in epoca qajar. I disegni di questo tipo di decorazione comprendono fiori e piante, arabeschi, scene di caccia, volti di donne e immagini dei castelli europei. Le porte del palazzo sono costruite in legno di teak. La parte superiore del palazzo è stata ornata con delle mezzelune chiamate in termine tecnico “santuri”. Questi frontoni a forma di mezzaluna sono costruiti con piastrelle di maiolica colorate secondo lo stile dei kashi-kari (NdT: appunto i rivestimenti con piastrelle smaltate) di epoca Zand e di epoca Qajar e sono dipinte con immagini di Nasseroddin Shah, con storie dello Shahname (NdT “Il libro dei re” di Ferdowsi – fine X sec.) e della Khamse di Nezami (“Il quintetto”, detto anche “I 5 tesori” – XII sec.) e con storie di santi.
Di fronte alla facciata principale è stata costruita una grande piscina profonda mezzo metro, nella quale si riflette l’immagine del palazzo. La superficie di questa piscina è di 335 m2 ed è cintata da 18 grandi blocchi di pietra massiccia.
Il 27 giugno 2011, nel corso della 35a seduta del comitato del patrimonio mondiale dell’UNESCO, Bagh-e Eram e altri otto giardini dell’Iran sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale sotto il titolo “giardini iraniani”.