Lago Zarivar

Lago Zarivar

Il lago Zarivar si trova in mezzo alle belle e fitte foreste di querce e a vari tipi di alberi nei pressi della città di Marivān (regione Kurdistān). Le ricerche effettuate sugli esemplari rinvenuti in questo lago dimostrano che la palude Zarivār è stata creata oltre 20 mila anni fa (Età del Pleistocene) in condizioni climatiche fredde.

Il lago Zarivār o Zaribār (in curdo: Zrȇwar, Zrȇbar), lungo circa 5 km, largo quasi 1,6 km e profondo almeno 5,5 metri, è situato ad un’altezza di 1285 metri sul livello del mare; la sua acqua dolce viene procurata dalle sorgenti che sgorgano dal suo fondale, (la più grande sorgente di acqua dolce del mondo) e dalla caduta dell’acqua piovana, (nessun fiume vi si immette) ed è considerato tra le risorse naturali del Kurdistān. La superficie del lago nella maggior parte degli inverni è completamente ghiacciata. Esso è ricoperto da piante e qui coabitano animali acquatici, uccelli e svariati mammiferi.

Il nome Zarivār è una reminiscenza della lingua pahlavi che prima dell’Islam era usuale nella zona. Zarivār o Zaribār deriva dalla parola “Zari” (lago, mare) e dal suffisso “Vār”(accanto) e quindi ha il significato di “Accanto al lago”o “Accanto al mare”.

Secondo la gente del posto Zarivār è un lago leggendario ricco di segreti e racconti; il più noto riguarda la presenza di una città sepolta sotto le acque di questo lago: un giorno un derviscio a dorso di un asino insieme alla moglie gravida passa vicino a questa città, viene arrestato dagli agenti del governatore e condotto in città. Gli abitanti e i funzionari della polizia lo torturano e lo infastidiscono e il derviscio, che non sopporta più queste torture, con cuore offeso sale su una montagna nel lato est della città e lì li maledice e accade questo: su ordine di Dio dalle sorgenti sotterranee l’acqua inizia a sgorgare, il governatore dispotico e tutta la città viene sepolta sott’acqua. Oggi il sepolcro del derviscio, luogo di pellegrinaggio alle pendici della montagna per la gente di Marivān, è lo spettatore dell’attuale lago.

Un’altra leggenda su questo luogo narra che il lago Zarivār in verità conservi un grande tesoro leggendario sul proprio fondo che fino ad oggi nessuno è riuscito a trovare. Secondo questo racconto il significato del nome del lago deriva da “zar” (oro) che si riferisce proprio a questo tesoro nascosto.

Oltre a godere della bellissima natura di questo lago, di varie usanze locali e ludiche come: l’originale danza curda, gli abiti colorati, la musica locale allegra e coinvolgente, qui si possono sperimentare attività ricreative come: il canottaggio, la pesca, la fotografia, il birdwarching, il parapendio ecc..

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