Novità editoriale; I suoi occhi di Bozorg ‘Alavi

L’Unico romanzo di Bozorg Alavi “I suoi occhi” per la prima volta in Italia

La casa editrice Ponte 33 in collaborazione con l’Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente ISMEO, pubblica l’unico romanzo di Bozorg Alavi intitolate I suoi occhi.

Pubblicato nel 1952 a un anno dal colpo di stato che rovesciò il primo ministro Mossadeq, che aveva nazionalizzato il petrolio iraniano ̶  Cheshmhayash (I suoi occhi), generalmente considerato una pietra miliare nello sviluppo della narrativa persiana moderna, è il romanzo con cui Bozorg ‘Alavi conclude, e consacra, la sua troppo breve carriera letteraria. La storia ruota attorno al dipinto di una donna sconosciuta intitolato I suoi occhi e il narratore assume il ruolo di detective alla ricerca di una verità da scoprire: gli occhi sono di Farangis, donna affascinante e complessa di famiglia aristocratica, che nel corso del romanzo svela il suo particolare rapporto con Makan, il famoso artista che l’ha dipinta e figura chiave dell’opposizione clandestina a Reza Shah.

In I suoi occhi ‘Alavi si rivela abile nell’analizzare il sentimento amoroso dalla prospettiva femminile e riesce a fondere i suoi interessi di natura psicologica con quelli relativi all’impegno politico, facendo anche respirare il clima soffocante del regime imperiale che ha portato gli iraniani a diffidare gli uni degli altri.

L’AUTORE
Nato nel 1904 in una influente famiglia di commercianti del bazar di Tehran, all’alba della rivoluzione costituzionale, Bozorg ‘Alavi cresce nell’attivismo politico. Diplomatosi al primo Politecnico d’Iran nel 1921, seguirà il padre e il fratello in Germania, dove conseguirà il diploma in psicologia. Su incoraggiamento dei familiari si legherà al gruppo di intellettuali iraniani attivi a Berlino, che avranno una profonda influenza sulla sua formazione letteraria e politica. Dopo il suicidio per bancarotta del padre e l’esilio in Russia del fratello, che morirà in un gulag, ‘Alavi avrà altre esperienze che ne segneranno tristemente la vita, tra cui la prigionia di quattro anni con il gruppo de “I cinquantatré”, che radicalizzerà le sue posizioni politiche. Nel 1941 Bozorg ‘Alavi diventa membro del partito comunista iraniano, nel 1946 organizza, insieme ad altri grandi intellettuali iraniani, il primo Congresso degli Scrittori iraniani e, dopo varie raccolte di racconti, pubblica il suo unico romanzo Cheshmhayash (I suoi occhi) nel 1952. Dopo una esperienza come visiting professor alla Humboldt University, nella Germania dell’Est, decide di rimanere lontano dal suo Paese e dedicarsi alla carriera accademica e alla traduzione in tedesco di opere di narrativa e saggistica persiane. Salvo sporadiche visite in Iran dopo la Rivoluzione del 1979, continua a vivere e a lavorare a Berlino, dove si è spento nel 1997 all’età di 93 anni.

 

i suoi occhi

Condividere