Moschea Sheykh Lotfollah
La moschea Sheykh Lotfollah è situata sul lato orientale di piazza Naghs-e Jahan, di fronte al palazzo Ali Qapu. La costruzione di questa moschea iniziò nel 1602 sulle rovine di una più antica moschea e fu completata nel 1619. Essa fu progettata e costruita da Mohamad Reza Esfahani rinomato architetto dell’epoca safavide e le calligrafie che la decorano furono eseguite da Ali Reza Abbasi celebre calligrafo dell’epoca.
Sheykh Lotfollah, l’imam principale di questa moschea, che da lui prese il nome, era uno dei più grandi teologi sciiti nonché suocero di Shah Abbas.
Questa moschea, con una cupola non molto alta, priva – a differenza della maggior parte delle moschee del mondo islamico – di minareti e di sahn(corte tipica dell’architettura delle moschee) e con una rotazione di 45 gradi dall’asse nord-sud rispetto all’asse in direzione della Mecca (verso cui si rivolge la preghiera), dal punto di vista urbanistico si armonizza bene con gli edifici circostanti.
Il vestibolo della moschea si trova in una rientranza nell’angolo orientale della piazza. Il vestibolo è collegato da quattro scalini alla porta di ingresso principale, la quale fu completata nel 1603. L’iscrizione all’ingresso composta in scrittura sols per mezzo di piastrelle di maiolica bianca su sfondo azzurro mostra la firma di Ali Reza Abbasi e la data del 1603.
La parte inferiore dei muri della facciata e dei grandi piedistalli laterali sono rivestiti di marmo giallo. La porta di ingresso è composta da due battenti di legno massiccio di platano ancora ben conservati dopo 400 anni. Di fronte alla moschea esisteva anche una vasca ottagonale che fu eliminata tra il 1937 e il 1939.
Il corridoio di accesso alla moschea con una svolta a sinistra e una a destra corregge il disallineamento della facciata orientale rispetto alla direzione della Mecca. Pure la ridotta altezza della cupola circolare fa sì che questo disallineamento angolare, anche guardando la moschea dall’esterno, non dia troppo nell’occhio.
Questa cupola è decorata con disegni e figure di un celeste carico su sfondo crema. La curvatura della cupola da un punto di grande sporgenza improvvisamente tende verso l’interno e dà forma al vertice della cupola. Lo spessore dei muri è di circa 180 cm che sostengono bene la spinta della cupola.
La decorazione interna delle pareti ha forma ottagonale ed è delimitata da piastrelle turchine. Tutt’intorno alle pareti risaltano le opere calligrafiche di Ali Reza Abbasi, ad esempio in alcune cornici fatte di piastrelle bianche nel mezzo di piastrelle celeste scuro. Nel mehrab (nicchia che nei luoghi di preghiera indica la direzione della Mecca) è stata adoperata una decorazione a piastrelle molto raffinata per formare mosaici e moqarnas. Su due placche all’interno della nicchia del mehrab è scritto il nome dell’architetto della moschea. Intorno al mehrab vi sono alcune iscrizioni opera di Ali Reza Abbasi e di Baqer Banna. Il mehrab con i suoi colori nitidi e netti, con le sue composizioni e le opere calligrafiche armoniose è costituito da una volta frastagliata, al di sopra della quale vi è una decorazione fatta di raffinati arabeschi. La decorazione in maiolica di quest’arco dentellato ha un interno fatto di moqarnas simile a madreperla e uno sfondo con belle rappresentazioni vegetali.