Giardino Delgosha
Le origini del giardino Delgosha risalgono al periodo sasanide. Questo giardino era una pertinenza dell’antica fortezza di Kohan dezh di cui rimanevano resti fino a mezzo secolo fa. I terreni di questo giardino sono situati in prossimità dello sbocco di un antico canale sotterraneo la cui acqua si è sempre utilizzata per l’irrigazione.
In epoca qajar anche in questo giardino furono edificati dei palazzi. Il giardino e il suo palazzo facevano parte delle proprietà di Khorshid Kolah Legha’-ad-Doule, figlia di Ghavam al-Moluk, che vi abitava insieme al marito Nazem Al-Molk. Dopo l’acquisto dal suo proprietario, il palazzo e il giardino circostante con una superficie di 7,5 ettari sono stati inseriti nella lista delle opere nazionali dell’Iran.
La maggior parte degli alberi di questo giardino, che è irrigato dalla sorgente del canale sotterraneo “Sa’adi”, sono agrumi, in particolare alberi di limone, aranci e aranci amari (melangolo). Oltre ad alberi di agrumi la vegetazione del giardino è composta di pini, cipressi, palme e noci.
Il viale principale del giardino si estende dal portale d’ingresso fino alla vasca che si trova di fronte al palazzo. Ai due lati di questo viale vi sono due aiuole di agrumi. Ai margini dei viali a est, ovest e sud dell’edificio principale del giardino sono piantati pini e cipressi. Nel lato settentrionale del giardino vi è un piccolo giardinetto chiamato “Baghche-ye Tavus” (Giardinetto del Pavone) i cui antichi alberi di cipresso pino e palme, sono intervallati con file di alberi di melangolo.
Di fronte alla facciata meridionale del palazzo vi è una grande vasca i cui bordi sono fatti di pietra rossastra. In mezzo a questa vasca vi è un grande vaso di pietra nel quale in passato era collocato un cipresso. La facciata principale del palazzo si affaccia a sud e comprende una loggia di due colonne.