Casa Zinat Al Maluk
La casa Zinat ol Molk o Zeinat Al Muluk è tra le case antiche di Shirāz (regione Fārs) e risale al periodo qajaro. Essa apparteneva ai signori Ghavam ol Molk. Questo palazzo si trova vicino al “Nārenjestān Ghavām” ed è collegato a questo tramite una via sotterranea. Questa casa poichè vi risiedeva la signora Zinat ol Molk Ghavāmi (figlia di Ghavām ol Molk quarto) è diventata nota come casa della medesima.
La sua porta di ingresso è lavorata con il legno ad intaglio. Accanto ad essa ci sono due superfici in pietra piatta per sedersi. Accanto a queste su una pietra è stata scolpita l’immagine di due guardie con abito qajaro con l’arma in mano. Sopra il portico dell’ingresso c’è anche un’iscrizione su pietra.
Dopo il passaggio dalla porta di ingresso di questa casa si trova un vestibolo e la soglia di entrata al cortile. In esso, oltre alle zoccolature in pietra con disegni floreali e grate per distribuire l’aria e illuminare il seminterrato, ci sono due bei giardinetti, una vasca grande costituita da sei pezzi di un unico blocco di pietra e una piccola.
Sul frontale dell’edificio sono state poste mattonelle a encausto in cui si possono osservare immagini del sole, due angeli, due leoni con una spada unitamente ad un versetto del Corano. Questo edificio ha più di 20 stanze.
Queste, oltre ad avere lavorazioni a stucco, dipinti, belle e raffinate lavorazioni a specchietti, al primo piano hanno accesso l’una nell’altra, in modo che senza entrare nel cortile si può accedere dalla stanza più a sud a quelle più a nord.
Il pavimento dei corridoi del primo piano di questo edificio è rivestito da piastrelle con bei disegni e una pittura ad acquarelli e anche mattonelle a encausto (con il nome haft rang lett: sette colori si intendeva la tecnica ceramica nella quale la decorazione veniva dipinta sopra l’invetriatura e cotta in diverse fasi successive) con motivi paesaggistici.
Il corpo e i divisori della panj dari (ampia stanza caratterizzata da cinque grandi finestre contigue) dell’ala nord e anche il soffitto e due gushvareh (lett: orecchini,sporgenze nei lati della parte superiore di una porta e di una finestra) del salone degli specchi dell’ala ovest, sono lavorati a specchietti.
Il soffitto ligneo delle stanze è adornato con disegni vari raffiguranti animali, uccelli, fiori e fogliame. Il talār (portico sostenuto da snelle colonne in legno) principale della costruzione si trova nell’ala ovest di quella ed ha dipinti e belle lavorazioni a specchio. Nelle sue parti e anche in alcune stanze di questo edificio si osservano immagini di donne e bambini europei che dimostrano una certa influenza dell’architettura e dell’arte europea su quella qajara.
Di fronte al salone degli specchi c’è una sala estiva con colonne lavorate a piastrelle reticolate e muqarnas, qualche seh dari (stanza caratterizzata da tre ampie finestre contigue) e una vasca in pietra.
Questo palazzo ha due seminterrati di cui uno è stato adibito a museo di pittura e a sede per l’esposizione di statue di cera di personaggi illustri di Shirāz come: Karim Khān Zand, Sa’di, Nasir ol Molk, Zinat ol Molk ecc