moschea Rangoniha (Museo dei documenti manoscritti e storici)
La moschea Ranguni (Rāngonihā) fu edificata nel 1921 dagli operai della petroliera di Ābādān provenienti dal subcontinente indiano, per lo più musulmani di Rangoon in Myanmar, a sud-ovest della petroliera al confine tra Iran e Iraq sulle rive del fiume Arvand.
Questa moschea è fatta di mattoni con malta di calce nello stile architettonico dei templi indiani ed ha tre porte che dopo il cortile terminano in un edificio a forma di cupola di cemento ai cui lati vi è una scala.
Questa costruzione ha quattro piccole cupole e due minareti ed il soffitto è stato costruito con tubi di petrolio e binari della ferrovia; con l’intento di ostacolare l’infiltrazione dell’umidità della terra nelle fondamenta, sono stati progettati anche due tunnel.
La facciata esterna della moschea ha decorazioni in cemento con disegni in rilievo policromi e il suo mihrāb è a forma di fiore e decorato con disegni floreali. Nelle decorazioni interne si è fatto uso anche della lavorazione a specchietti e qualche colonna ha ornamenti floreali e le finestre a forma di cupola.
Dall’anno 1388 (Egira solare) questa moschea è stata adibita a museo dei documenti manoscritti e storici di Ābādān. Qui sono conservate alcune copie manoscritte del Corano, documenti storici dall’epoca qajara a quella del primo Pahlavi che comprendono corrispondenze finanziarie e commerciali dei commercianti iraniani residenti in India e dell’Inghilterra con l’Iran; tipi di cambiali, esempi di trasferimenti di denaro, dettagli di scambi e lettere commerciali.