Ājideh duzi

Ājideh duzi (Il ricamo dell’Ājideh)

L’Ājideh duzi è uno dei tipi di ricamo più tradizionali e datati in Iran. Nell’Ājideh duzi si pone uno strato di cotone in mezzo a due strati di tessuto; vengono poi, mediante la cucitura sul tessuto, creati piccoli disegni e figure in rilievo. Questo viene chiamato Panbeh duzi o Lāye duzi.
Precedenti di quest’arte, in Iran, possono essere fatti risalire all’epoca dei Parti e degli Achemenidi. Pietro Della Valle, nel suo diario di viaggio risalente all’epoca della dinastia safavide, menziona – nel descrivere l’abbigliamento locale – una veste indossata durante l’inverno dagli iraniani. Questa, il più delle volte, era ricavata dal cotone, si presentava colorata e ricca di disegni e il suo interno veniva sottoposto al Panbeh duzi. Nella città di Māhān (Kermān) e in altri luoghi del Paese, ci si serviva di questo tipo di ricamo per la decorazione dei copricapi dei dervisci, in virtù, oltre che della sua bellezza, della sua solidità e resistenza.

Le federe, i vestiti, i copricapi dei dervisci, i cappelli da notte, i tappeti, i drappi, i rutakhti, i rukorsi, i cappotti e alcuni degli oggetti tipici della cucina sono decorati mediante quest’arte.
Come base di questo lavoro, ci si serve di vari tipo di tessuto (o di un misto di tessuti): seta, filato, cotone, velluto, raso, lino, ecc. Disegni come figure geo-metriche, gol o morgh (uccelli e fiori), gol-e botei (noto col nome di “Paisley”) e arabeschi sono tra i più comuni in quest’arte.

Oggigiorno, l’arte dell’Ājideh duzi viene impiegata nella lavorazione di un par-ticolare tipo di copricapo dei dervisci, in cui ben visibili e in rilievo sono le sottili righe parallele che lo contraddistinguono.



 


VEDI ANCHE

 

Artigianato

Condividere