Ali Akbar Dehkhoda (1880-1956)

Ali Akbar Dehkhoda

Ali Akbar Dekhodā (Dehkhoda), nato a Tehran il 24 Febbraio 1880, è stato uno dei grandi della scienza e della letteratura, giornalista satirico, membro del Parlamento nazionale, professore universitario, linguista, poeta iraniano e autore di un vocabolario al quale deve la sua fama mondiale.

Dekhoda, dopo aver terminato il periodo di studi di dieci anni delle scienze antiche, religiose e l’apprendimento della lingua araba, si dedicò allo studio delle scienze moderne e della lingua francese nella scuola politica a Tehrān e venne assunto dal Ministero degli affari esteri.

Egli viaggiò in Europa e si stabilì a Vienna, capitale dell’Austria. In questo periodo completò la conoscenza del francese e acquisì molte informazioni sulle scienze moderne e sui progressi scientifici e artistici dell’Europa e fece ritorno in Iran con numerose acquisizioni scientifiche.

In concomitanza con l’inizio della rivoluzione costituzionale egli, in qualità di scrittore e capo redattore, con la collaborazione di altri, dette alle stampe il famoso giornale Sur-e Esrafil: in realtà, la collaborazione di Dekhodā con questa testata, portò alla luce la sua attività politica.

Il trafiletto di satira “charand va parand” (sciocchezze) in questo giornale fu curato da lui e firmato con “Dekho”; lo stile di scrittura era senza precedenti nella letteratura persiana e dette vita ad una nuova scuola nel mondo del giornalismo e nella prosa contemporanea.

Dekhodā con coraggio e grande tenacia pubblicava in quella testata le miserie sociali e politiche di quell’epoca utilizzando il metodo della satira; nella letteratura persiana era molto versato e nella sua carriera si dedicò anche all’insegnamento di questa materia.

Dekhodā insieme ad un gruppo di liberalisti in difesa della costituzione e del liberalismo, fu esiliato a Parigi e lì e in seguito in Svizzera si adoperò affinchè venisse nuovamene stampato il giornale Sur-e Esrafil.

Dopo un periodo ritornò in Iran e si insediò come membro del Parlamento del Consiglio nazionale. Durante la prima guerra mondiale Dekhodā viveva in uno dei villaggi della regione iraniana Chahār Mahāl va Bakhtiāri e dopo la fine della guerra tornò a Tehrān e si allontanò dagli affari politici per dedicarsi all’ambito scientifico e culturale e fino alla fine della sua vita prolifica, continuò a studiare e a fare ricerche.

La vita di Mirzā Ali Akbar Dekhodā fu sempre accompagnata dall’innovazione, dalla creatività e dall’originalità; creatività nella poesia e nella prosa, approfondimento delle questioni sociali, estrosità nel giornalismo e innovazione nel metodo di ricerca e analisi nella letteratura persiana.

Le peculiarità creative e umane di Dekhodā offrivano un chiaro esempio a tutti. Egli in tutta la sua vita lottò sempre contro il colonialismo, il dispotismo e per la conservazione dei beni culturali del suo paese.

Il grande vocabolario Dekhodā è il risultato di oltre quaranta anni di sforzi quotidiani e fu stampato in 26475 pagine a tre colonne in più di 50 volumi e comprende tutte le parole persiane con significato preciso e poesie e informazioni ad esse relative. Inoltre pubblicò il libro “Amsāl-o Hekam” (Proverbi e Motti) che comprende tutti i proverbi, racconti e esempi della saggezza popolare nella lingua persiana; questo da solo dimostra la conoscenza e la personalità scientifica di Dekhodā.

Oggi a Tehran si trova un centro chiamato “Istituto del vocabolario Dekhodā e centro internazionale di insegnamento della lingua persiana” che continua a pubblicare il vocabolario in Iran e cura l’insegnamento del farsi agli stranieri interessati.

Tra le opere di Allāmeh Dekhodā ricordiamo le seguenti: “Amsāl-o Hekam”, la traduzione di due opere di Montesquieu, “Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza, e “Lo spirito delle leggi”, “Dizionario francese-persiano”, “Abu Reyhan Biruni”, “Ricerche sul Diwān di Nāser Khosrow,” sul Diwān-e Seyed Hassan Ghaznavi, la Rettifica delle seguenti opere: Diwān-e Hāfez, Diwān-e Manuchehri, Diwān-e Farakhi, Diwān-e Ma’sud Sa’d, Diwān-e Suzani, del dizionario di Fars Asadi, di Sahah Al fars, del Diwān-e Ibn Yamin, di Yusuf va Zuleikhā, una  raccolta di articoli, esortazioni, scritti brevi e il Diwān-e Dekhodā.

Dekhodā si spense a Tehrān il 27 Febbraio 1956. Il suo mausoleo si trova a Ebn-e Bābuyeh nel sepolcro familiare.
 

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