Sheikh Bahai
Bahā Al-Din Mohammad Ben Hossein Ameli noto come Sheikh Bahāi ( Bahai ), nato il 27 Febbraio del 1547 a Baalbek, è stato una mente versatile: giurisperito, mistico, astronomo, matematico, poeta, storico e noto letterato cresciuto in Iran, maestro nella filosofia, nella logica, nell’astronomia e nella matematica.
Sheikh Bahāi trascorse il periodo dell’infanzia a Jebel Āmel, un villaggio dell’attuale Libano e a tredici anni si trasferì in Iran e vissè per trent’anni a Qazvin dove si dedicò allo studio delle scienze e all’insegnamento.
La personalità scientifica e letteraria e la sua moralità unita alla devozione, fecero sì che a 43 anni diventasse “sheikh al-islam” di Esfahān e durante il trasferimento della capitale da Qazvin ad Esfahān, dall’età di 53 anni fino alla morte ricoprì questo ruolo nella capitale dei Safavidi alla corte del più autorevole Shah safavide, ovvero Abbas il grande.
Sheikh Bahāi intraprese qualche viaggio al di fuori del paese. Questi spostamenti erano a scopo di pellegrinaggio, ricreativo, di apprendimento e anche secondo alcuni storici politico. Le mete erano la Mecca, l’Egitto e l’Asia Minore.
Sheikh Bahāi ebbe maestri molto famosi e i suoi allievi furono tra i letterati più noti della sua epoca come: Mollā Sadrā, Feyz Kāshāni, Mohaghegh Sabzevāri ecc…La sua competenza nella matematica, nell’architettura e nell’ingegneria era assai nota ed egli apportò contributi importanti alla città di Esfahān tra cui: la determinazione della posizione della qibla (direzione della preghiera) della moschea dello Shah di Esfahān, la divisione dell’acqua dello Zayande Rud ai quartieri della città e ai villaggi adiacenti, la costruzione di una fornace per il bagno pubblico, l’hammam Sheikh Bahāi, la progettazione dei minareti oscillanti di Esfahān che esistono ancora oggi e di un canale sotterraneo dell’acqua a Najaf Ābād-Esfahān, l’architettura della moschea dello Shah e l’ingegneria delle mura di Najaf, il calcolo della determinazione dell’ora canonica (ora solare a est della moschea dello Shah) ecc..e stando a quanto tramandato a Sheikh Bahāi si deve probabilmente l’invenzione della preparazione del pane sangak, dell’halvā shekari e del fereni.
Di questo grande uomo geniale ci sono rimasti più di 95 libri e trattati (alcuni scrittori gli hanno attribuito 120 opere) nelle varie scienze come la giurisprudenza e i relativi principi, l’esegesi, l’hadith, la scienza dello Stato, l’amministrazione, la politica, l’etica, l’astronomia, la mistica, la letteratura, la matematica, l’algebra, la geometria, l’ingegneria, la fisica, l’arte, l’astrolabio ecc…in persiano e in arabo; alcune di esse sono le seguenti:
–Jāme’e Abbāsi, il primo e più famoso trattato scientifico nell’ambito della giurisprudenza islamica in persiano
–Zobdat fi ol- Osul, l’opera più importante sui principi della fiqh
– Arba’in, una raccolta di 40 hadith e la loro spiegazione
–Nun va halvā, una combinazione di satira, racconto, allegoria, epigramma mistico e cultura sublime dell’umanità
–Kashkul, un libro simile ad un’antologia di poesie e prose amate dallo Sheikh
–Samadieh, sull’astronomia
–Mashregh osh-Shamsain wa Eksir os-Sa’ādatain, spiegazione della fiqh sciita sulla base del Corano, i versetti e gli hadith
–Hadighat helāyat, comprendente ricerche e notevoli contributi astronomici
–Kholāsat Al-Hesāb, sul calcolo, l’algebra e la geometria che fino a qualche decennio fa faceva parte dei libri di testo
Sheikh Bahāi è autore anche di un’opera notevole in prosa e in poesia che oltre al persiano e all’arabo, comprendeva anche il turco. Le sue poesie in persiano includono per lo più masnavi, ghazal, e robā’yyat.
Ogni anno nel mese di Ordibehesht, in concomitanza con l’anniversario della commemorazione di “Sheikh Bahāi”,si svolge ad Esfahān e anche a livello nazionale il festival dell’innovazione che porta il suo nome con l’intento di sviluppare la cultura della creatività, del rinnovamento ecc..
Inoltre, in onore dei contributi da lui apportati all’astronomia, l’Unesco nell’anno 2009, che coincideva con l’anno dell’astronomia, ha inserito il suo nome nell’elenco delle glorie dell’Iran.
Sheikh Bahāi si spense ad Esfahan il 30 Agosto 1621 e per sua volontà la sua salma fu seppellitta accanto al mausoleo di Ali Ben Musa Al Reza, vicino al museo Āstān-e Qods. Oggi il suo sepolcro si trova tra la moschea Gouharshād, Sahn-e Āzādi e il portico Imām Khomeini, nel portico che in suo ricordo ha preso il suo nome.