Il Sang tarāshi, con la produzione di equipaggiamenti volti alla caccia e di ru-dimentali strumenti da utilizzare nella quotidianità, ha conosciuto i suoi esordi in Iran secoli prima della nascita di Cristo, fino a raggiungere il suo apice di splendore e sviluppo con la costruzione di edifici storici e di opere archeolo-giche di enorme importanza.Tra questi, si possono menzionare le costruzioni del periodo degli Achemenidi e l’opera degli scalpellini dell’era dei Sasanidi. Esempio illustre di quest’arte ai tempi degli Achemenidi è Takhte jamshid (Persepoli).Oggigiorno, in Iran, vi sono due centri principali del Sang tarāshi: Qom e Ma-shhad. Gli artisti di Mashhad si servono di pietre come il marmo e il basalto, mentre quelli di Qom utilizzano l’alabastro. Va inoltre ricordato che gli inci-sori di entrambe le città – oltre ai vari tipi di pietra menzionati – si servono di altri materiali come il gesso, la colla, i coloranti e il lucidante.
Prodotti tipici di Qom, di colore bianco, sono candelieri, vasi, vassoi, ciotole, piatti, basi di abat-jour, quadri, brocche, statue di forme e dimensioni diffe-renti. A Mashhad, oltre ad alcuni dei prodotti sopra citati, si producono pure tazze, bicchieri, dizi e mortai.Ci si serve di quest’arte, inoltre, per la produzione di lapidi, nonché per la de-corazione di alcune parti delle moschee e degli edifici.
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