La tessitura del Siāh chador
Siāh chādor (lett:tenda nera) è un tipo di tenda ricavata dai peli della capra nera e cucita dalle donne nomadi.
Queste popolazioni hanno luoghi specifici per la sosta in estate e in inverno e di solito sotto queste tende nere vivono e si riposano.
Esse vengono sempre cucite utilizzando i peli della capra e questo è importante per alcune ragioni; primo perchè essi hanno delle proprietà vantaggiose in caso di pioggia e di solito l’acqua piovana non entra dalla superficie della tenda.
Secondo perchè i peli della capra sono a portata di mano ed economici. Terzo perchè sono leggeri e rispetto alle tende di tela si raccolgono e si trasportano più facilmente. In estate nei giorni assolati, riposarsi sotto queste tende è piacevole. Il nome dell’abitazione dei nomadi si chiama Alāchiq che si compone di due parti. La parte superiore della tenda (il suo tetto) si chiama “siāh chādor” e viene tessuta con i peli della capra.
L’altra parte è la parete adiacente che si chiama “chiq o chit” che viene creata con una combinazione di bambù e peli. Ogni tenda è composta da qualche “lat”e ognuno di questi è un nastro tessuto dai peli della capra nera.
In verità il “lat” è un pezzo della siāh chādor. Le donne che hanno cucito i “lat” a forma di nastro con uno strumento tradizionale si dedicano alla tessitura nel loro luogo di permanenza. La larghezza è compresa tra 40 e 60 centimetri e la lunghezza talvolta arriva a 6, 10 o 15 metri.
Le donne, dopo aver tessuto i “lat”, li cuciono insieme da due lati finchè gradualmente assumano l’aspetto della tenda nera. Tra le tribù e i nomadi dell’Iran queste vengono tessute in misure e forme diverse. La tessitura del siāh chādor fa parte dell’artigianato locale dei nomadi delle regioni Kahgiluyeh e Buyer Ahmad, Sistān e Baluchistān, di Kermānshāh, dell’Ilām e di Khorram Ābād.
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