Bazar di Esfahan
Il Bazar di Esfahan con un’architettura singolare è uno dei bazar più antichi e grandi del Medio Oriente che per la vicinanza con la cupola di Nezām Al-Molk e la moschea Jām’e, è stata denominato anche Bazar Nezāmieh o Nezām Al-Molki.
La costruzione dell’edificio originario e delle diverse parti si è prolungata dal decimo fino al tredicesimo secolo dell’Egira solare nei periodi safavide e qajaro.
L’asse principale di Bazar di Esfahan è formata da due piani di cui il primo è costituito da botteghe e uffici commerciali, mentre il secondo in passato era dedicato alle attività e agli affari commerciali e ancora oggi nelle parti di questa asse gli artigiani si dedicano al lavoro in modo tradizionale e come in passato.
Forse molti si immaginano che il bazar di Esfahān si limiti soltanto ai dintorni della piazza Naqsh-eJahān e ad alcune altre piccole zone ma non è così, esso è più grande di quanto si possa immaginare.
Questo bazar si estende in modo molto interessante nel cuore della città di Esfahān e persino nei dintorni della piazza Naqsh-e Jahān. L’entrata di questo edificio senza eguali è dal nord di questa stessa piazza e si chiama portico Qeysarieh.
Questa costruzione è formata da sezioni e da vari bazar tra cui il più importante è quello Qeysarieh; da questo si diramano anche altri bazar come: il bazar Arabān, Hārunieh, Nim Āvard Golshan, Ookhles, quello dei fabbricanti di samovar e il bazar Maqsudbeik.
In questo grande bazar coperto o “galleria coperta”ci sono anche moschee come: Zoulfaqār, Jārechi bāshi, Shishe e madrase religiose come: Malā Abdollah, Jodde-ye bozorg va kuchak, Nimāvard, Hārunieh, Sadr, Kāse gerān e caravanserragli storici come: Mokhles, Golshan e anche qualche hammam.
Il portale Qeysarieh con l’architettura, le piastrelle ad intarsio, la lavorazione a muqarnas ecc..è abbagliante ed è stato eretto nel periodo safavide dal noto architetto di questo periodo, Ali Akbar Esfahāni. La porta di ingresso lignea del bazar è stata testimone diretta di 400 anni di entrata e uscita di persone e di commercianti.
Sopra questo portale, oltre alle pregiate maioliche, ci sono molti affreschi che ritraggono episodi della guerra dello Shāh Abbās, la caccia, gli stranieri della corte safavide ecc..ma con il passare del tempo parti di essi che erano stati eseguiti da Rezā Abbāsi, noto artista del periodo safavide, sono scomparsi.
Anche un orologio e una campana relativa all’isola di Hormoz sono stati collocati sopra il portale Qeysarieh e ai due lati di esso ci sono due grandi pedane dove in passato i gioiellieri vendevano i propri prodotti.
L’edificio attuale di questo portale ha 2 piani ma in passato aveva un piano in più chiamato naghāre khāne dove alcuni cantanti con strumenti come il naghāreh, la tromba, il corno, il dhol (strumento a percussione) e il tamburo, da là annunciavano notizie importanti, il sorgere e il tramonto del sole, l’anno nuovo e l’ingresso di merci particolari.
Il grande Bazar di Esfahān che un tempo aveva anche il luogo dove si coniavano le monete e che adesso mutando funzione è diventato una banca, non si limita soltanto al bazar Qeysarieh; bazar famosi come quello dei ramai, degli orafi, dei fabbri, degli armaioli, dei calzolai, dei cappellai, dei venditori di pasticceria, si trovano anche nei dintorni della piazza Naqsh-e Jahān.
In questo bazar, oltre a venire in contatto con la creazione e la vendita di articoli di artigianato di altri generi come stoviglie di rame e di bronzo fatte a mano, gioielli, spezie, sotto aceti, frutta secca, stoffe, borse e scarpe, vestiti, spolverini, ecc si possono acquistare molte altre cose.