Museo della cucina reale
Questo luogo all’epoca del Pahlavi secondo era noto come “cucina esclusiva”; la sua superficie era pari a 800 metri quadrati ed era situato nella sezione centrale del giardino di Sa’d Ābād, vicino al fiume Darband.
La storia della ricostruzione e dell’edificazione del fabbricato attuale risale all’epoca del Pahlavi secondo ma dall’analisi dell’edificio nella sezione del seminterrato incontriamo una cripta e archi ogivali che dal punto di vista architettonico attestano la sua appartenenza al periodo del Pahlavi primo. Questa costruzione è su due piani e comprende un piano terra e un seminterrato.
La cucina esclusiva era al servizio del palazzo bianco (Mellat) perciò alle altre cucine presenti a Sa’d Ābād veniva attribuito il nome di “comuni”. Il seminterrato all’epoca del Pahlavi secondo era noto come “Ripostiglio della sorveglianza della casa” e il piano terra comprendeva un salone centrale e sei stanze che includevano: la dispensa per i generi alimentari, di ufficio, una cella frigorifera, il ripostiglio per il servito, il luogo dove mangiavano i cuochi e il personale della cucina e la stanza dove si cambiavano.