Palazzo del museo Mellat
Il palazzo del museo Mellat con circa 5000 metri quadrati di metratura e più di 61 zone diverse (eccetto le scale, i corridoi di collegamento, le cabine dell’ascensore, le parti delle apparecchiature ecc), è il più grande palazzo del complesso di Sa’d Ābād il cui utilizzo risale alla decade del 1320 dell’Egira solare. Durante i periodi precedenti, sulla base delle condizioni storico-politiche che si verificavano, questo edificio assumeva altri nomi come palazzo dello Shāh, palazzo esclusivo, palazzo bianco privato, palazzo bianco (a causa del colore bianco utilizzato nella facciata esterna).
Dopo la rivoluzione islamica cambiò nome in palazzo del museo Mellat. Un tempo veniva utilizzato come residenza permanente di Mohammad Rezā Pahlavi. Di solito qui lo svolgimento di colloqui ufficiali-amministrativi con i politici, i principi e i generali dell’esercito non venivano programmati, eccetto in casi straordinari e soltanto con personalità politiche molto importanti, gli amici e i membri della famiglia.
Nella distanza che intercorre tra gli anni 1345-1349 dell’Egira solare, vennero eseguiti gli ultimi lavori di riparazione, ricostruzione e rinforzamento nella maggior parte delle sezioni di questo palazzo, poi un team composto da progettisti iraniani e stranieri cambiò le decorazioni interne in molte zone dell’edificio, tra queste ricordiamo: l’allestimento della galleria d’arte privata di Farah Dibā, la creazione di ripostigli speciali per il servito regale e un guardaroba privato del palazzo, ripostigli individuali per gli abiti dello Shāh e della regina in un piano inferiore, l’installazione di un ascensore, la dotazione dell’edificio di sistemi di sicurezza e sorveglianza, l’installazione di nuovi sistemi di riscaldamento e di raffreddamento e di vetri antiproiettile in una parte delle finestre del primo piano.
Con un veloce sguardo si può facilmente comprendere che in tutti gli spazi di questo edificio è visibile una combinazione dell’arte iraniana-europea (in particolare lo stile aristocratico francese).
L’edificio di questo palazzo è stato progettato e costruito su quattro piani che comprendono il seminterrato (allo stesso livello con lo spazio verde), il primo piano, il secondo e la parte della mansarda. In questi piani ci sono ambienti come: l’ingresso principale e adiacente all’edificio, il vestibolo maggiore, i saloni principali di ricevimento e per le cerimonie, lo studio privato, la camera da letto e quella propria del riposo pomeridiano, i guardaroba personali, i servizi igienici privati, il salone esclusivo del gioco e dello svago e il salone del cinema, la galleria d’arte personale, la cucina privata, il deposito principale del servito regale, la stanza del guardaroba esclusivo e il ripostiglio principale degli abiti del palazzo ecc..
I parametri artistici-architettonici di questo palazzo-museo sono i seguenti: l’arte della pietra in sezioni della facciata esterna e interna, il più grande e antico tessuto di tappezzeria di seta (del diciassettesimo secolo) nella grande sala di attesa che è appeso alla parete, l’arte della lavorazione dello stucco, la collezione di stoviglie della marca Rosenthal e i cristalli della Boemia, il quadro più antico a colore e olio di questo palazzo dal nome “Battaglia di Lutzen” di Anilo Falcone risalente al diciannovesimo secolo sulla parete dello studio dello Shāh, la collezione di oggetti di gioco e di svago, in particolare il tavolo da biliardo del diciannovesimo secolo, la piccola sala di attesa con dipinti murali nello stile della Grecia antica, le produzioni di Christian Dior, il più grande tappeto, i lampadari e la più grande collezione di servito di oltre 500 pezzi nella sala da pranzo del vestibolo del secondo piano, l’albero di palma d’argento e il vaso d’oro, i quadri di ricamo in doppio verso di seta, noti come arte SU, opere di artisti della Cina, l’orologio di bronzo con un appendi cappello insieme ad una copia della statua in bronzo con la tecnica della patinatura dal nome “Kabyle coming back from the hunt”. opera di Arthur Waagen scultore tedesco.
Questo palazzo è stato testimone di eventi storici notevoli del periodo del Pahlavi secondo come: lo svolgimento della festa per il matrimonio di Abolrezā Pahlavi (fratello dello Shāh), l’attentato non riuscito a Mohammad Rezā Pahlavi, la riunione con un gruppo di principi e generali di alto grado partecipanti al colpo di stato del 28 mordād 1332 (Egira solare), l’incontro con Richard Nixon, vice presidente degli Stati Uniti D’America, con il generale Eisenhower (1959) in occasione del patto CENTO, il colloquio con il primo ministro della Romania nel periodo di presidenza della Repubblica di Nicolae Ceausescu, la donazione di 351 oggetti a Farah Dibā e a Mohammad Rezā Pahlavi in occasione della sua incoronazione da parte di capi di paesi del mondo (1346 Egira solare), rassegne stampa del Pahlavi secondo con i giornalisti in occasione della presentazione delle credenziali degli ambasciatori, presentazione del consiglio dei ministri, ultimo incontro del presidente della repubblica di quel tempo James Earl Carter con Mohammad Rezā Pahlavi (13556 Egira solare) ecc..
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