Moschea Jām’eh di Sāri
La moschea Jām’eh di Sāri si trova nell’omonima città (regione Māzandarān) e risale ai primi secoli dopo l’avvento dell’Islam. L’edificio attuale, del quale si dice sia stato costruito sulle rovine di un tempio del fuoco sasanide, è il risultato delle ripetute ricostruzioni nell’epoca qajara e pahlavi; ma sulla sua antichità e sul costruttore ci sono delle divergenze. Tuttavia la maggioranza è convinta che questo edificio sia stato costruito all’epoca del califfato della dinastia abbaside.
La moschea è tra le poche ad unico iwān e ha tre mihrāb. Il cortile è il suo nucleo principale e ha degli ampi shabestān. Quello posto a sud è il principale, appartiene all’epoca qajara e ha un mihrāb e un minbar antico e con reticoli in legno.
Altri tre shabestān appartengono all’epoca Pahlavi. Quello settentrionale e occidentale hanno vestiboli con il soffitto a cupola con decorazioni e attraverso questi si accede al cortile della moschea con begli ornamenti in mattoni e una grande piattaforma per i fedeli al centro.
Ci sono anche due goldasteh sempre in mattoni nella parte del tetto dell’iwān meridionale. Anche il portale del portico presenta motivi ornamentali con intarsio di piastrelle e un’iscrizione cufica. Il tetto dell’edificio è rivestito interamente da terracotta.
La moschea Jām’eh di Sāri, come una delle antiche moschee più belle dell’Iran, era considerata tra le attrattive turistico-culturali della città fino a prima del tragico evento dell’incendio avvenuto il 21 gennaio 2018 a seguito del quale una ingente parte di essa è andata distrutta.
Essa era frequentata giornalmente dagli abitanti locali e anche visitata da molti turisti locali e stranieri.
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