Hasir bāfi (l’arte di intrecciare il vimini) – espressione che include anche l’arte di intrecciare il bambù (Bāmbu bāfi), i ramoscelli (Tarkeh bāfi) o altro – consiste nella tessitura, per mezzo delle mani e di alcuni rudimentali strumenti, di stringhe ottenute da fibre di cellulosa (vegetale), allo scopo di creare e distribuire i prodotti più disparati (come drappi, piatti, ecc.).Per quanto riguarda il Chigh bāfi, urge ricordare che nel corso della tessitura ci si serviva – oltre che delle fibre vegetali – anche di filato di lana colorato per la creazione di disegni e di motivi tradizionali.Al giorno d’oggi, ovunque sia possibile reperire foglie di palma da datteri, fusti di grano, giunchi e ramoscelli – in zone sia del nord che del sud dell’Iran –, è possibile ravvisare segnali della presenza dell’Hasir bāfi. Eppure, questa industria gode di un particolare vigore nelle Province di Sistān e Baluchestān, Khuzestān, Kordestān, Hormozgān, Bushehr, Khorāsān, Kermān, Yazd, Fārs, Māzandarān, Gilān, Āzarbāyjān Orientale e Tehrān.